Collasso organizzativo e gestionale presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli. Richiesta di provvedimenti urgenti e non più differibili.
La Scrivente Confederazione intende sottoporre alla Sua attenzione la gravissima situazione venutasi a creare presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli, la quale non è più ascrivibile a una fisiologica carenza di organico, bensì a un conclamato fallimento del modello organizzativo e gestionale del personale. Si evidenzia che, proprio in ragione delle criticità esistenti, una delegazione di questa Confederazione si è recata nei giorni scorsi presso l'ufficio del Provveditore Regionale del Lazio.
Purtroppo, nostro malgrado, dobbiamo constatare che successiva mente a tale incontro la situazione è ulteriormente degenerata, motivo per cui riteniamo indispensabile e urgente un Suo diretto intervento. La criticità emerge da una gestione paradossale delle risorse umane: mentre viene garantita la fruizione del congedo ordinario estivo, il personale in servizio è costretto a sostenere carichi di lavoro abnormi, con turni che superano le diciotto ore. Tale prassi genera un innalzamento esponenziale del livello di stress tra il personale, la cui diretta conseguenza è un numero di assenze per malattia che raggiunge picchi quotidiani di quasi trenta unità. Appare evidente che tali assenze non rappresentano la causa del problema, ma ne sono il sintomo certificato, l'effetto di una pressione lavorativa che ha oltrepassato ogni limite di sostenibilità.Questa O.S. ritiene che la responsabilità di tale collasso operativo sia da ricercarsi in una gestione inadeguata, che non è più in grado di assicurare né l'efficienza dei
servizi né, tantomeno, la tutela e la dignità del personale di Polizia Penitenziaria.
Per le ragioni sopra esposte, si chiede alla S.V., in qualità di Direttore Generale del Personale, di voler disporre provvedimenti immediati. Si ritiene indispensabile e non
più differibile l'avvio di una approfondita verifica ispettiva, finalizzata ad accertare le responsabilità gestionali che hanno condotto a questa grave crisi organizzativa.
In assenza di un tempestivo riscontro, la CON.SI.PE. si riserva di intraprendere ogni iniziativa sindacale consentita dalla legge a tutela dei diritti dei Poliziotti rappresentati.