Proposta per una gestione ottimizzata della formazione del personale di Polizia Penitenziaria, con particolare riferimento ai corsi per Allievi Agenti.Nuovo!
Proposta per una gestione ottimizzata della formazione del personale di Polizia Penitenziaria, con particolare riferimento ai corsi per Allievi Agenti.
Richiesta di intervento urgente per la risoluzione delle criticità relative al requisito del titolo di studio nei concorsi per Allievi Agenti della Polizia Penitenziaria.Nuovo!
Richiesta di intervento urgente per la risoluzione delle criticità relative al requisito del titolo di studio nei concorsi per Allievi Agenti della Polizia Penitenziaria.
Diniego alla fruizione del congedo straordinario ex art. 42 D.Lgs. 151/2001.Nuovo!
Diniego alla fruizione del congedo straordinario ex art. 42 D.Lgs. 151/2001.
Episodio di violenza eterodiretta e criticità del sistema penitenziario presso la Casa Circondariale di Foggia.
Episodio di violenza eterodiretta e criticità del sistema penitenziario presso la Casa Circondariale di Foggia.
Difficoltà della Polizia Penitenziaria nella gestione dei detenuti con disturbi psichiatrici - APPELLO URGENTE.
Il Presidente della CON.SI.PE. denuncia le crescenti difficoltà della Polizia Penitenziaria nella gestione dei detenuti con disturbi psichiatrici, aggravate dalla chiusura degli OPG e dall'insufficienza delle REMS. La presenza di questi detenuti nelle carceri ordinarie comporta gravi rischi per la sicurezza, soprattutto a causa della mancanza di formazione e risorse adeguate per il personale. Si evidenziano aggressioni in aumento e ritardi nei trasferimenti, già sanzionati dalla Corte Europea. Si richiede al Governo: aumento dei posti REMS, creazione di reparti psichiatrici specializzati, formazione mirata per gli agenti e miglior coordinamento tra istituzioni per tutelare diritti e sicurezza.
Urgente ricognizione e piano nazionale per lo smaltimento dei congedi arretrati Personale di Polizia Penitenziaria.
La scrivente Confederazione Sindacati Penitenziari (CON.SI.PE.) si fa portavoce della crescente preoccupazione del personale di Polizia Penitenziaria in merito alla problematica, ormai strutturale, dei congedi ordinari arretrati.
In particolare, si evidenzia come una significativa parte del personale si trovi nella condizione di dover smaltire ancora giorni di congedo relativi all'anno 2023 e, in alcuni casi, persino annualità precedenti. Tale situazione è ulteriormente aggravata dalla costante necessità di richiamo in servizio per esigenze lavorative, che di fatto impedisce una regolare e completa fruizione dei periodi di riposo spettanti. La scrivente Confederazione sottolinea come tale accumulo di congedi non smaltiti non solo rappresenti una mancata ottemperanza dei diritti dei lavoratori, ma incida negativamente sul loro benessere psicofisico e sulla loro motivazione, elementi imprescindibili per garantire l'efficacia e la sicurezza del sistema penitenziario.
Inoltre, si rammenta che, in linea teorica, i congedi relativi all'anno 2023 dovranno essere fruiti entro il giugno 2025, termine che, alla luce della situazione attuale, appare difficilmente raggiungibile per una considerevole aliquota di personale.
Considerando la portata del problema e le sue potenziali ripercussioni sulla funzionalità degli istituti penitenziari, si ritiene non più procrastinabile un intervento organico e centralizzato da parte dell'Amministrazione Penitenziaria.
A tal fine, si chiede con urgenza di avviare una ricognizione a livello nazionale per quantificare con precisione l'ammontare complessivo delle giornate di congedo arretrato accumulate dal personale.
Urgente sollecito erogazione arretrati e aggiornamenti stipendiali – Triennio 2022-2024
La scrivente Confederazione Sindacati Penitenziari (CON.SI.PE.) esprime con fermezza la propria
preoccupazione per il persistente ritardo nell'erogazione degli arretrati e degli aggiornamenti stipendiali
relativi al triennio 2022-2024 per il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, nonostante la pubblicazione
del relativo D.P.R. in data 18 aprile u.s.
Tale ritardo genera disagio economico e demotivazione nel personale, che attende da tempo quanto
legittimamente dovuto per il proprio servizio.
Si sollecita, pertanto, un Suo urgente intervento per assicurare l'immediata liquidazione delle spettanze
economiche in questione, quale doveroso riconoscimento del fondamentale ruolo svolto dalla Polizia
Penitenziaria.
Osservazioni sulle prime linee guida dipartimentali relative alla Sentenza n. 10/2024 della Corte Costituzionale sull’affettività in carcere.
Facciamo riferimento alla nota prot. m_dg.GDAP.11/04/2025.0164287.U del 11 aprile c.a, con la quale codesto Dipartimento ha diramato le prime linee guida operative per dare attuazione alla Sentenza n. 10/2024 della Corte Costituzionale in materia di affettività per le persone detenute.Comprendiamo pienamente l'importanza e la delicatezza di dare seguito alla pronuncia della Consulta, che interviene su […]
Tensioni al DAP: Sindacati denunciano "tentativo di destabilizzazione"
La situazione all'interno del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP) si fa sempre più tesa, con la Confederazione Sindacati Penitenziari (CON.SI.PE.) che lancia l'allarme su un presunto "tentativo di destabilizzazione" in atto. Al centro delle preoccupazioni, il ruolo e la posizione di Lina Di Domenico, attuale Capo DAP F. F., considerata dai sindacati una figura chiave per la stabilità del sistema.
"La situazione che abbiamo ereditato è critica, frutto di anni di politiche inadeguate", ha dichiarato Mimmo Nicotra, Presidente di CON.SI.PE., in un comunicato stampa. "Tuttavia, l'attuale amministrazione sta compiendo sforzi significativi per invertire la rotta, con un particolare focus sul rafforzamento della Polizia Penitenziaria".
Secondo i sindacati, Lina Di Domenico ha svolto un ruolo cruciale in questo processo di riorganizzazione, grazie alla sua competenza e leadership. "Le deleghe conferitele dal precedente Capo DAP Giovanni Russo testimoniano la fiducia nelle sue capacità", ha sottolineato Nicotra.
Le recenti notizie che mettono in discussione la posizione della Di Domenico destano forte preoccupazione tra i sindacati, che temono un ritorno all'instabilità. "Non possiamo permetterci di perdere una risorsa così preziosa", ha affermato Nicotra. "Chiediamo responsabilità e sostegno all'attuale amministrazione, affinché si possa proseguire nel percorso di miglioramento del sistema penitenziario".
La situazione rimane in evoluzione, con i sindacati che chiedono chiarezza e stabilità per garantire la sicurezza e la legalità all'interno degli istituti penitenziari.
Accordo sindacale – triennio 2022-2024 – mortifica il lavoro della Polizia Penitenziaria
L'ipotesi di Accordo Sindacale, triennio 2022-2024, sottoscritta il 18 dicembre 2024 dalle Organizzazioni Sindacali della Polizia Penitenziaria, in attuazione dell'art. 1, comma 1, del d.lgs. 195/1995, manifesta ancora una volta la miopia che penalizza il Corpo, mortificando il lavoro silenziosamente svolto dai
Poliziotti Penitenziari rispetto a quello dei colleghi delle altre Forze di Polizia.