Specializzazioni del Corpo di Polizia Penitenziaria - Matricolisti

Come ben noto, in ottemperanza con il D.M. Giustizia del 09/10/2009, emanato ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. n. 164/2002, sono state istituite le specializzazioni del Corpo di Polizia Penitenziaria tra i quali quella di Matricolista.
La particolarità e la peculiarità di tale specializzazione ha portato codesta Amministrazione ad un giusto investimento economico programmando specifici corsi e rilasciando, a conclusione, apposite attestazioni. Nonostante ciò, ad oggi, sul territorio nazionale non vi è uniformità nell’impiego di tale personale, su cui, si ribadisce sono stati investiti soldi pubblici per fornire un giusta formazione. In particolare, nella Regione Sicilia i P.I.R. precedenti e quello attuale (poco chiaro) hanno consentito, contraddicendo lo stesso regolamento del corpo che al comma 3 dell’art. 21 del D.P.R. n. 82 del 15/02/1989 già prevedeva che “lo svolgimento dei compiti che richiedono particolari professionalità è di regola subordinato al possesso di una specifica qualificazione, che può essere conseguita anche attraverso il superamento di un apposito corso…”, una sorta di rotazione selvaggia (tra l’altro messa in atto solo da pochi istituti), lasciando che personale di esperienza e formato con apposito corso di specializzazione, lasciasse il posto a personale senza alcuna esperienza e/o formazione ed in alcun casi quasi al raggiungimento dell’età pensionabile.

Appare pertanto chiaro, come la sostituzione del personale di provata esperienza, in questi casi, ha esposto il rimanente personale ai notevoli rischi legati alle responsabilità che ne discendono da un settore così delicato, con rilevanza, come noto, anche sotto il profilo penale.
Altresì, in merito al concetto della mancanza di uniformità sul territorio nazionale è stata appurato, da parte di questa O.S., la difformità di decisioni, regione per regione, in relazione ad un argomento così delicato, il quale, a modesto parere, per una maggiore tutela del personale operante andava meglio
disciplinato, infatti:

  • il P.I.R. della Regione Puglia e Basilicata, stabilisce in modo generico che, “la durata degli incarichi e i posti di servizio saranno definiti e individuati, d’intesa con le OO.SS., in sede di contrattazione decentrata”;
  • il P.I.R. del Triveneto, stabilisce che “la rotazione riguarda tutti i posti di servizio, compresi quelli ove è prevista la specializzazione e la sostituzione avverrà con personale specializzato”;
  • il P.I.R. della Regione Toscana stabilisce anche qui in modo generico che “Nel rispetto del principio delle pari opportunità nessuna preclusione è consentita in sede d’interpello per l’accesso a determinati posti di servizio se non limitatamente al ruolo rivestito”;
  • il P.I.R. della Regione Sardegna evidenzia la necessità di assegnare una unità all’ufficio Comando e una alla Segreteria d’ufficio sottintendendo che gli specializzati non ruotano;
  • il P.I.R. della Regione Campania, stabilisce all’art. 14, che per il personale dell’ufficio Matricola non è previsto termine di scadenza dell’incarico;
  • il P.I.R. della Regione Calabria, stabilisce che la rotazione può avvenire soltanto tra personale specializzato;
  • il P.I.R. della Regione Lombardia, prevede solo un interpello annuale per una unità da integrare negli Uffici Matricola al fine di acquisire competenze e nessuna rotazione è prevista;
  • il P.I.R. della Regione Emila Romagna e Marche, esclude la rotazione per i matricolisti e altre specializzazioni;
  • il P.I.R. della Regione Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, prevede l’assegnazione a tempo indeterminato per l’Ufficio Matricola e altre specializzazioni;
  • il P.I.R. ultimo della Regione Sicilia, stabilisce all’art. 7 c. 9 che “il dipendente in possesso di specializzazione per lo specifico posto di servizio in cui è impiegato è avvicendato con unità munite di pari specializzazione”.

Sarebbe auspicabile, come detto, un intervento da parte del Capo del Dipartimento volto ad eliminare le differenze d’interpretazione rispetto all’impiego all’interno degli istituti penitenziari del personale specializzato, con particolare riferimento ai Matricolisti. In particolare, si chiede, a tutela del personale che quotidianamente opera all’interno degli Uffici Matricola di voler disciplinare, anche nello stesso interesse di codesta Amministrazione Penitenziaria di garantire i rapporti in modo efficace ed efficiente con le Autorità Giudiziarie, senza tralasciare il diritto e l’opportunità di crescita del personale di Polizia Penitenziaria impiegato in altri settori, che all’interno dell’Ufficio vi sia una presenza costante di una percentuale maggioritaria di personale specializzato lasciando a margine un numero di posti tali da consentire una rotazione biennale (utile per l’accesso ai corsi di specializzazione). Così come sarebbe utile, l’inserimento di test di valutazione per l’accesso a settori così peculiari e specifici come la Matricola, come già avviene in alcune sedi e come lo stesso D.A.P. ha già previsto a livello centrale per l’inserimento nei vari settori specializzati quali, per citarne alcuni, il N.I.C., il G.O.M. ecc.

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