Istituzione Unità operative specializzazioni Centrali e Periferiche.
La scrivente Confederazione Sindacale di Polizia Penitenziaria, analizzando l’attuale sistema formativo centrale e periferico, strumento che l’Amministrazione ha l’onere e il dovere di promuovere e perseguire, sia al fine di sopperire alle già numerose vacanze organiche (con l’inizio dei corsi Agenti – sottoufficiali – ufficiali) sia mirando all’accrescimento professionale in sede periferica attraverso efficaci e specifici corsi di aggiornamento, ritiene opportuno sottoporre alla S.V. l’istituzione dell’Unità Operativa Formazione, Centrale e Regionale, individuando personale specializzato a vario titolo competente e specificatamente idoneo in ambito di formazione.
Dal punto di vista normativo, le specializzazioni di cui sopra trovano fondamento normativo nell’art.23 del D.P.R 395/1995 nonché nell’art.11 del D.P.R. 164/2002 che ha determinato la possibilità di istituirne di nuove (come nel caso dei Matricolisti e degli Informatici).
La necessità di tale riorganizzazione del settore “formazione” consentirebbe un “naturale” impiego del personale ivi dedicato senza dover assistere a ingerenze di istituto che, per ragioni di servizio e/o organizzative, non sempre convengono con provvedimenti di distacco per ragioni formative laddove tale atto continui a considerarsi subordinato a nulla osta dei vertici di istituto.
Con recente intervento questa Confederazione Sindacale ha ritenuto opportuno rivolgere un plauso al progetto formativo ideato e redatto per il prossimo 184° corso allievi agenti, progetto che ha visto finalmente segnare un cambio di passo a quanto fino ad ora propinato dall’Amministrazione e che, soprattutto, ha gettato le basi di una preparazione mirata a formare AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA, cogliendo quanto richiesto da tempo riguardo la necessità di “vestire” la formazione di personale appartenente ad un Corpo di Polizia dello Stato delle specifiche competenze utili all’impiego che si andrà a svolgere.
Si ritiene opportuno, quindi, proprio sposando questa nuova visione formativa, che si possa intervenire anche con una considerazione fattiva in ambito organizzativo, potendo suggerire l’istituzione di Unità Operative DI INDIRIZZO a seconda della specializzazione conseguita, affiancata di certo da esperienza e professionalità, tutte qualità che non andrebbero non considerate né disperse laddove si possa invece, farle confluire in una risorsa da parte dell’Amministrazione capace di “travasare” quanto operativamente posto in pratica quotidianamente e farne un punto di riferimento soprattutto per le nuove leve di futura immissione in servizio.
Ebbene, come si è inteso intervenire ad istituire le figure di “tutor” quali referenti nei percorsi didattico/formativi e ideato un apposito corso per essi per garantire univoci obiettivi di assistenza e referenza per e verso l’Amministrazione durante i corsi , così si potrebbe considerare altrettanto riferito alle colleghe e colleghi specialisti e specializzati , preziosi “alleati” di una competenza e aggiornata esperienza lavorativa delle quali da troppo tempo il Nostro Corpo ha dovuto fare a meno.
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