Decreto-Legge 24 marzo 2022, n. 24 recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19 in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza.” Ricadute applicative per l’Amministrazione Penitenziaria

Pervengono a questa Confederazione preoccupanti segnalazioni, da molte realtà penitenziarie della Repubblica, da parte di quel personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che si ritrova, adesso, a
riprendere l’attività lavorativa dopo la sospensione dal servizio in ottemperanza alla norma che illo tempore aveva previsto l’obbligo vaccinale anche per il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Per quanto riferito, le articolazioni che hanno adottato i provvedimenti di sospensione testé indicati stanno provvedendo alla notifica e, si presume, al contestuale rientro in servizio del personale interessato; pur tuttavia si deve necessariamente rilevare che potrebbe accadere che le articolazioni competenti per territorio del M.E.F. (RR.TT.SS.) non riescano a ripristinare in tempo la situazione stipendiale e questo perché alla fine di ogni mese ogni tipo di flusso informatico-stipendiale sembra essere interrotto per consentire l’elaborazione delle buste paghe.

Se quanto paventato sia effettivamente riscontrato si chiede alla S.V. di voler avviare con urgenza ogni
utile e necessaria iniziativa per la risoluzione della problematica segnalata, per evitare di aggravare
ulteriormente la posizione economica di tutto quel personale che dal 15 dicembre 2021 ad oggi non ha
percepito alcuna retribuzione.

Certo di un Suo immediato interessamento per la questione segnalata, si resta in attesa di urgente riscontro.

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