Art. 18 D. P. R. 20 aprile 2022 nr. 57

Nel prendere atto delle circolari, adottate da codesta Amministrazione centrale, con le quali si recepiscono e si danno disposizioni alle articolazioni periferiche sui criteri di elargizione del contributo previsto dalla norma indicata in oggetto quale "indennità di specificità del Corpo di Polizia Penitenziaria" questa Confederazione deve necessariamente dare voce ai moltissimi Poliziotti Penitenziari, per il disappunto e malcontento che l'applicazione di questa norma sta trovando negli Istituti Penitenziari della Repubblica.
Nello specifico, e prendendo atto della previsione normativa, la stessa prevede la "facoltà di rimodulazione degli stessi per corrispondere ad esigenze sopravvenute e straordinarie di funzionalità ed efficacia delle attività' istituzionali nell'ambito delle correlate disponibilità finanziarie" ci si sarebbe aspettati da codesta Amministrazione una ripartizione più equa e soprattutto che avrebbe previsto l'attribuzione del contributo de quo anche in tutti quei posti di servizio ove la presenza dei detenuti, al pari delle sezioni detentive, è immanente.
Per chi scrive dovrebbe essere una circostanza incontrovertibile che attualmente il Corpo di Polizia Penitenziaria sta operando in continua emergenza cercando di "tamponare" situazioni straordinarie ed emergenziali che quotidianamente si registrano nelle "patrie galere", ma forse la vision di codesta Amministrazione è differente, tanto dal dover ritenere che tutti i sacrifici sono dovuti mentre niente deve essere riconosciuto ai poliziotti penitenziari.
Per quanto sopra si chiede di voler rivedere le disposizioni attuative prevedendo che il nuovo incentivo economico, benché irrisorio possa essere corrisposto a tutto quel personale che in funzione del posto di servizio assicurato è sicuramente a contatto "per almeno 3 (tre) ore" con l'utenza penitenziaria.

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