Diritto alla salute del personale di Polizia Penitenziaria : mancata concessione congedi ordinari

Giungono a questa Confederazione notizie allarmanti afferenti la critica situazione che si sta verificando a danno del personale in servizio in diversi Istituti Penitenziari.
Pur considerando gli ultimi avvenimenti che, purtroppo, continuano ad alimentare una cronaca impietosa delle condizioni emergenziali del sistema penitenziario, non si comprendono gli atteggiamenti di silente indifferenza assunti da talune Direzioni dinanzi al riscontro e concessione di istanze di congedo avanzate
dal personale antecedenti le vicende sopra accennate.
A tal riguardo si coglie l’occasione per evidenziare come già un mancato periodo di riposo quanto di ferie meritatamente maturate siano divenuti strumenti di trattenimento in servizio reiterato e, quasi, unico idoneo a colmare le carenze del personale a cui da troppo tempo si sta chiedendo di porvi celermente rimedio; ma ciò che non può passare inosservato è che tale ENORME SACRIFICIO richiesto al personale sia anche interpretabile quale lesione di una serie di diritti costituzionalmente garantiti, la cura dei propri rapporti familiari, ma in primis il diritto alla salute.
Fa ancor più irritare, creando non poco sconcerto e disappunto, la mancanza di un qualsivoglia riscontro da parte delle Direzioni alle richieste di ferie, quasi ad acuire quella distanza compartimentale che, proprio in virtù delle condivise preoccupazioni del momento storico che stiamo affrontando, non fanno che amplificare disagi psico-fisici di colleghe e colleghe in servizio già messi a dura prova quotidianamente e che, in virtù di tale irragionevole diniego o, peggio, nessuna risposta, non hanno possibilità di poter dare nel proprio ambito familiare e per personali impegni alcun riferimento organizzativo.

Per evidenti ragioni di salvaguardia del benessere del personale richiamando l’attenzione già esplicata in diversi interventi da parte dell’Amministrazione in tal senso, si richiede un celere intervento chiarificatore indirizzato ai Dirigenti penitenziari che possa indurre gli stessi ad una riflessione positiva sulle conseguenze di eventuali silenzi e indifferenze adottati sino ad ora nei confronti di personale al quale, invece, si dovrebbe mostrare solo gratitudine e rispetto.

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