CONCORSO INTERNO A 60 POSTI DI VICE COMMISSARIO DEL CORPO DI POLIZIAPENITENZIARIA - RICHIESTA CHIARIMENTI VALUTAZIONE TITOLI DI STUDIO“MASTER UNIVERSITARIO”.

Con riferimento al Concorso di cui all’oggetto ed, in particolare, ai titoli ammessi a valutazione per il personale ammesso a partecipare al concorso citato, non si comprende quale sia la natura della determinazione relativa non solo alla presentazione in copia del titolo posseduto ma, altresì, alla perentoria scelta di non ammettere a valutazione più di un master per livello.
Considerato che con una dichiarazione sostitutiva di atto notorio è possibile dichiarare la conformità all’originale di una copia di un atto o di un documento (artt. 19 e 47 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445), atto che rende consapevole il soggetto firmatario delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere e falsità negli atti (art. 76 del DPR n. 445/2000), non si comprende la ragione per la quale si richiede che il candidato debba allegare alla domanda di partecipazione COPIA DEL CERTIFICATO DEL TITOLO DICHIARATO PENA LA NON VALUTABILITA’.
I certificati a cui si fa riferimento, in caso di controlli da parte dell’Amministrazione come in tutte le procedure concorsuali espletate, possono essere confermate dagli Istituti universitari indicati nella dichiarazione de qua o semmai richiesti successivamente poco prima della redazione di una graduatoria di merito.
Si ritiene, altresì, utile rappresentare che ogni percorso di formazione post universitaria che ha determinato il conseguimento di un master ha determinato non solo un importante dedizione in termini intellettuali ma anche e soprattutto economici e che il pregio di un’Amministrazione (che dovrebbe vantarsi della volontà personale dei propri dipendenti di proseguire ed arricchire il proprio bagaglio culturale utile anche ad una maggiore professionalità da parte del personale stesso) non è solo di promuovere percorsi formativi autoreferenziali con progetti didattici e protocolli con Enti Universitari e Pubblici, per poi DISCONOSCERE in termini valutativi ciò che i dipendenti autonomamente hanno conseguito.
Viene l’obbligo da parte di questa Confederazione chiarire una considerazione sulla natura dei titoli citati che, a buon ragione, debbano essere considerati quale affini o consoni al ruolo per il quale si ambisce a concorrere, non volendo, quindi, riferirsi a qualsivoglia titolo universitario palesemente “scostato” da una formazione attinente ad un Corpo di Polizia.
Pertanto si richiede di rettificare la forma di produzione documentale richiesta, sia per quanto riguarda la copia dei titoli che il numero degli stessi, permettendo così un’agevole e certamente più fluida, in termini di innovazione, trasmissione delle domande da parte degli Istituti riceventi senza incorrere ad un dispendio oneroso di carta e rappresentare una regressione che apparirebbe come una regressione burocratica non proprio i linea con gli obiettivi di snellimento e digitalizzazione raccomandati dai Vertici Istituzionali.

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